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Sala multimediale:
approfondimento testuale sulla Storia dell’astronomia italiana, da Galileo all’INAF

1600: Il secolo del cannocchiale

1609-1610: Prime osservazioni di Galileo Galilei con il cannocchiale.
A Padova Galileo scopre montagne e valli sulla Luna, le macchie solari, le fasi di Venere, la miriade di stelle che formano la Via Lattea e le quattro lune maggiori di Giove

1630-1639
Con i telescopi costruiti da Francesco Fontana, Giovanni Battista Zupi scopre le bande orizzontali di Giove e le fasi di Mercurio

1655
A Bologna, Gian Domenico Cassini costruisce la meridiana più lunga al mondo per confermare il calendario gregoriano. Permette anche di verificare la seconda legge di Keplero

1656-1660
Dopo la scoperta degli anelli di Saturno da parte di Christiaan Huygens, scoppia la polemica su chi fosse il migliore costruttore di telescopi al mondo, poiché Eustachio Divini aveva condotto simili osservazioni a Roma

1664-1666
Con un telescopio fabbricato da Giuseppe Campani, Cassini scopre le macchie sulla superficie di Marte e la Grande macchia rossa di Giove e misura il periodo di rotazione di entrambi i pianeti. Alcuni anni più tardi, a Parigi, scopre quattro lune di Saturno

1665
Giovanni Battista Riccioli e Francesco Grimaldi pubblicano una mappa della Luna, la cui nomenclatura è in uso ancora oggi per la geologia lunare

 

1700: Il secolo della meccanica celeste

1712-1726

Fondazione della Specola dell’Università di Bologna: è il primo vero osservatorio d’Italia, dalla cui tradizione nascerà poi l’Osservatorio astronomico di Bologna

1734-35
Fondazione della Specola dello Studio pisano (oggi Domus Galilaeana)

1760-1764
Fondazione della Specola di Brera a Milano (oggi Osservatorio Astronomico di Brera)

1767
Fondazione della Specola di Padova (oggi Osservatorio Astronomico di Padova)

1787
Fondazione dell’Osservatorio Astronomico del Collegio Romano, retto dai padri Gesuiti

1790
Fondazione dell’Osservatorio Astronomico di Palermo

1790-1792
Giovan Battista Guglielmini dimostra la rotazione della Terra attraverso la caduta dei gravi dalla Torre della Specola di Bologna e poi dalla Torre degli Asinelli

 

1800: Il secolo dell’astrofisica

1801

Dall’Osservatorio di Palermo, utilizzando il Cerchio di Ramsden, Giuseppe Piazzi scopre il primo asteroide, Cerere. Dapprima considerato l’ottavo pianeta, si comprese presto la sua natura di corpo minore, per cui fu coniato il termine “asteroide”. Oggi è classificato come pianeta nano

1812-1819
Fondazione dell’Osservatorio astronomico di Capodimonte

1822
Costruzione, dopo alcuni decenni di attività presso altre sedi, dell’Osservatorio Astronomico di Torino a Palazzo Madama. In seguito sarà spostato a Pino Torinese

1827
Fondazione dell’Osservatorio astronomico del Campidoglio, gestito dall’Università di Roma

1855-1864
Giovanni Battista Donati da Firenze scopre 5 comete e ne ottiene il primo spettro, osservando per la prima volta l’emissione di una molecola interstellare

1858
Angelo Secchi pubblica a Roma il primo atlante fotografico della Luna. Qualche anno più tardi, propone la prima classificazione spettroscopica delle stelle

1869-1872
Dopo alcuni decenni di attività presso altre sedi, a Firenze viene fondato l’Osservatorio Astrofisico di Arcetri

1870-1872
Definizione del Primo Meridiano d’Italia sulla collina di Monte Mario a Roma, punto di riferimento per la cartografia del Regno d’Italia

1871
Nasce la Società degli Spettroscopisti Italiani (oggi Società Astronomica Italiana), primo organismo al mondo per la promozione dell’astrofisica. La pubblicazione delle Memorie della Società degli Spettroscopisti Italiani sarà di ispirazione per la fondazione dell’Astrophysical Journal

1880-1885
Completato l’Osservatorio Bellini sulle colline dell’Etna, seguito dalla costruzione in città dell’Osservatorio Astrofisico di Catania

1877
Dall’Osservatorio di Brera, Giovanni Virginio Schiaparelli osserva Marte con il telescopio rifrattore Merz da 21,8 cm, disegnando una serie di mappe e rivelando sulla superficie una rete di strutture lineari che chiama “canali”

1887
Inizia il progetto internazionale Carte du Ciel per mappare milioni di stelle, a cui partecipano l’Osservatorio di Catania e la Specola Vaticana

1893
Fondazione dell’Osservatorio di Collurania a Teramo: in origine privato, viene donato allo Stato italiano nel 1917 (oggi Osservatorio Astronomico d’Abruzzo)

1899
Fondazione della Stazione astronomica di Carloforte, dalla cui tradizione nasce in seguito l’Osservatorio Astronomico di Cagliari

 

1900: Il secolo dello spazio

1922
Si tiene a Roma la prima assemblea generale dell’Unione Astronomica Internazionale, la principale società di astronomi professionisti al mondo

1923
L’Osservatorio Astronomico di Trieste, la cui storia comincia con la Scuola Nautica nel 1753, viene inserito tra gli osservatori astronomici italiani

1925
Inaugurazione della Torre solare presso l’Osservatorio di Arcetri, uno dei primi esempi in Europa di questo genere di strumenti

1926
Inaugurazione dell’Osservatorio di Merate, sede distaccata dell’osservatorio di Brera, con un telescopio Zeiss da 1 m di diametro, all’epoca il più grande d’Italia e tra i maggiori europei

1936
Inaugurazione della Stazione astronomica di Loiano, con un telescopio Zeiss da 60 cm, allora il secondo in Italia

1938
Inaugurazione dell’Osservatorio Astronomico di Roma a Monte Mario (oggi sede centrale dell’INAF) che unifica i due precedenti osservatori della capitale

1942
Inaugurazione dell’Osservatorio astrofisico di Asiago. Il telescopio Galileo, con un diametro di 122 cm, diventa il più grande d’Italia e d’Europa

1948
L’edificio monumentale a Monte Porzio Catone che avrebbe dovuto ospitare l’Osservatorio Astronomico Nazionale viene assegnato all’Osservatorio Astronomico di Roma

1952
Da un prototipo del 1935, Guido Horn d’Arturo costruisce a Bologna un “telescopio a tasselli” dal diametro di 180 cm. È il primo esempio di multi-mirror telescope, usato oggi presso i maggiori osservatori al mondo

1959
Negli Stati Uniti, gli italiani Bruno Rossi e Riccardo Giacconi iniziano gli studi di astronomia a raggi X che porteranno al lancio di Uhuru, primo satellite dedicato all’osservazione del cosmo nei raggi X

1964
Margherita Hack diventa la prima donna a dirigere un osservatorio astronomico in Italia, quello di Trieste

1965
Inaugurazione della Stazione osservativa di Campo Imperatore e della Stazione radioastronomica di Medicina

1966
Inaugurazione della Stazione osservativa di Basovizza

1968
Scoperti dall’Osservatorio astrofisico di Asiago due oggetti a emissione infrarossa, la cui natura galattica viene confermata pochi anni dopo: le galassie Maffei 1 e Maffei 2

1969
Dalle sezioni del Gruppo Italiano Fisica Cosmica, create all’inizio degli anni Sessanta, nascono il Laboratorio di Fisica Cosmica e Tecnologie Relative di Milano (con sezione distaccata a Palermo), il Laboratorio Tecnologie e Studio delle Radiazioni Extraterrestri di Bologna, il Laboratorio di Astrofisica Spaziale e il Laboratorio di Fisica dello Spazio Interstellare di Roma, dedicati all’astrofisica delle alte energie e alla strumentazione per l’esplorazione dello spazio

1970
Nasce l’Istituto di Radioastronomia di Bologna

1973
Inaugurazione del telescopio Copernico presso la Stazione osservativa di Cima Ekar ad Asiago. Con un diametro di 182 cm, è il più grande strumento per l’astronomia ottica sul suolo italiano

1976
Inaugurazione presso la Stazione astronomica di Loiano del telescopio G. D. Cassini da 152 cm, secondo in Italia per dimensioni

1982
L’Italia aderisce all’ESO – European Southern Observatory

1984
L’Istituto di Radioastronomia è tra i fondatori del Consorzio European Very Long Baseline Interferometry Network per le osservazioni radio combinando segnali registrati da antenne lontane

1988
Inaugurazione del Radiotelescopio di Noto

1994
Durante l’impatto della Cometa Shoemaker-Levy su Giove, il radiotelescopio di Medicina osserva per la prima volta l’emissione maser dell’acqua nel Sistema Solare, proveniente dai frammenti cometari che hanno rilasciato acqua nell’atmosfera del pianeta

1997
Il satellite italo-olandese BeppoSAX osserva il primo Gamma Ray Burst di cui si osserva anche l’emissione residua (afterglow), che permette di misurarne la distanza

1998
Inaugurazione del Telescopio nazionale Galileo a La Palma (Isole Canarie) che con uno specchio di 3,58 m è il più grande strumento interamente italiano per l’astronomia ottica

1999
Nasce l’INAF – Istituto Nazionale di Astrofisica, il principale ente pubblico di ricerca italiano per lo studio dell’Universo

 

2000: Il secolo dell’astronomia multimessaggera

2003
Scoperta da un team a guida italiana la prima pulsar binaria, PSR J0737-3039, con il radiotelescopio di Parkes, in Australia, e il Lovell telescope nel Regno Unito

2004
Inaugurazione del Large Binocular Telescope a Mount Graham, Arizona (INAF ne detiene il 25%)

2009
Anno Internazionale dell’Astronomia, proclamato dalle Nazioni Unite su richiesta dell’Italia per celebrare i 400 anni dalle prime osservazioni di Galileo

2011
Il satellite AGILE scopre brillamenti di raggi gamma provenienti dalla Nebulosa del Granchio

La collaborazione GAPS (Global Architecture of Planetary Systems) inizia le osservazioni al Telescopio nazionale Galileo per caratterizzare i sistemi di esopianeti

Viene inaugurato il VST (VLT Survey Telescope) presso l’Osservatorio di Paranal, in Cile

La missione Dawn entra per la prima volta in orbita attorno a un asteroide, Vesta. Nel 2015, ripeterà l’impresa attorno al pianeta nano Cerere

2013
Pubblicazione della prima mappa del satellite Planck con le anisotropie della radiazione cosmica di fondo a microonde.

Inaugurazione del Sardinia Radio Telescope: con un’antenna parabolica da 64 m, è il più grande radiotelescopio italiano

2014
La missione Rosetta realizza il primo atterraggio su una cometa: la 67P/Churyumov-Gerasimenko

2016
Pubblicata la più estesa e accurata mappa 3D dell’universo lontano, con oltre 90mila galassie, realizzata con lo spettrografo VIMOS sul Very Large Telescope dell’ESO

2017
Scoperta la prima kilonova, con la rilevazione congiunta di onde gravitazionali e radiazione elettromagnetica: inizia l’era dell’astronomia multi-messaggera

2018
Pubblicata la prima mappa 3D del satellite Gaia, con le posizioni, distanze e moti di 1,7 miliardi di stelle nella Via Lattea

Presentate da un team a guida italiana le prime prove dell’esistenza di acqua liquida nel sottosuolo marziano, dai dati della sonda Mars Express

2019
L’osservatorio MAGIC, a La Palma, cattura il primo Gamma Ray Burst nei raggi gamma di altissima energia

Rilasciata dall’Event Horizon Telescope la prima immagine di un buco nero

L’Italia guida i negoziati per la firma del trattato che istituisce l’Osservatorio SKA, organizzazione intergovernativa per la costruzione del più grande radiotelescopio al mondo

2020
Con l’inizio della pandemia da Covid-19, la comunità astronomica mette a disposizione le proprie conoscenze per la lotta al virus attraverso tecnologie tra cui la disinfezione di aria e superfici mediante apposite lampade UV-C

Durante il lockdown, viene osservato il primo Fast Radio Burst con origine nella Via Lattea, accompagnato da rilevazione di lampi nei raggi X e gamma

2022
La sonda DART realizza il primo esperimento di difesa planetaria, deviando l’orbita dell’asteroide Dimorphos: il nanosatellite italiano LiciaCube riprende l’impatto.

Numerosi telescopi spaziali e terrestri osservano il Gamma Ray Burst più luminoso di tutti i tempi

2023
Scoperta del fondo di onde gravitazionali a bassa frequenza attraverso la misura dei segnali radio provenienti dalle pulsar. Tra gli osservatori coinvolti, anche il Sardinia Radio Telescope

2027
La 33ma assemblea generale dell’Unione Astronomica Internazionale si tiene a Roma